Racconti Erotici: Un pomeriggio a casa, Racconti Erotici - Genere Incesto

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p3tru
view post Posted on 17/9/2009, 15:05




Racconti Erotici: Un pomeriggio a casa



Erano passati diversi mesi da quella notte in cui ascoltai e vidi (o meglio, intravidi) i miei genitori scopare. La vita in famiglia andava avanti come sempre, continuavo a segarmi nel bagno con le mutandine di mia madre, e cercavo sempre senza successo, di rubare qualche altra immagine o di sentirli ancora scatenarsi a letto. Purtroppo non riuscivo mai a beccarli, o perché loro facevano in modo di non farsi sentire o semplicemente perché mi addormentavo prima. Solo una sera mi capitò di passare davanti alla loro camera per andare in bagno. Era molto tardi, quei due avevano lasciato la porta aperta e la luce sul comodino di mio padre era accesa, e così passando davanti alla loro stanza vidi chiaramente mia madre chinata su mio padre che sdraiato sul letto si stava facendo succhiare il cazzo. Purtroppo passai velocemente per non farmi vedere, ma al mio ritorno la porta era chiusa. Quello che avevo visto, anche se poco, mi eccitò tantissimo e così, tornato in camera e fregandomene della presenza di mia sorella, che ero certo stesse dormendo, mi masturbai, e venni come un piccolo maialino pensando ai miei che dall’altra parte del muro magari stavano scopando alla grande.
Passò ancora qualche settimana ed arrivò la primavera. Con i primi caldi spesso andavo in cortile a giocare a tennis coi miei amici, o semplicemente a palleggiare contro un muro da solo. Un bel pomeriggio di fine aprile ero in casa da solo con mia madre, quando, improvvisamente, mio padre rincasò. Non me l’aspettavo perché di solito lavorava fino a tardi, ma evidentemente aveva finito prima… sta di fatto che iniziò a pomiciare con mia madre già in cucina, poi si spostarono in camera. Li sentivo ridere e scherzare dalla mia stanza, quando mia madre, che nel frattempo doveva essersi spogliata perché era coperta solo da una vestaglia, venne da me e mi disse:

- Perché non vai un po’ a giocare in cortile? Guarda che bella giornata… Su, vai a fare due palleggi a tennis… - .

Le detti corda, presi la racchetta e le palle e uscii. Iniziai a fare un po’ di palleggi contro il muro, ma non riuscivo a pensare a cosa stava accadendo a casa. Così mi feci coraggio e fregandomene di tutto tornai su. Aprii la porta in modo che nessuno potesse sentirmi, in punta di piedi mi diressi verso la loro stanza. La porta era socchiusa, la finestra aveva le persiane giù ma non completamente, così potevo vederli bene stavolta! Loro non vedevano me perché il corridoio era buio, quindi potevo fare quello che volevo senza essere visto. La situazione era a mio favore, così mi misi ad osservarli. Mia madre completamente nuda era sopra mio padre e si impalava il suo cazzo, muovendosi su e giù, lentamente, di sicuro avevano appena iniziato… Stavolta gli ansimi di mia madre erano più netti, meno sommessi di quelli che avevo ascoltato quella notte, era certa che in casa non ci fosse nessuno e per questo si stava lasciando andare:

- Aaah… che bello il tuo cazzo dentro di me…. Si… spingilo, così… ahhh… aaaah… sono già bagnata come una troia… sono la tua troia…. Ahhhh ahhhhh…. - .

Non avevo mai sentito mia madre usare certi termini, ma la cosa mi eccitò ancora di più. Le urla di mia madre aumentarono di intensità, e capii che aveva raggiunto il suo primo orgasmo. Restò per qualche secondo accasciata sopra mio padre che la accarezzava dolcemente, adesso mi sembravano di nuovo una normale coppia di innamorati… ma durò poco. Mio padre la sollevò e la distese a pancia in su. Si tuffò con la faccia in mezzo alle sue gambe e prese a leccarle la fica, che doveva essere bagnatissima, potevo distintamente sentire il rumore delle slinguate di mio padre. Mia mamma teneva la testa di mio padre schiacciata sulla sua fica, incitandolo a leccare. Inarcava il bacino verso l’alto, schiacciava il suo pube sulla faccia di mio padre, strofinava la sua fica pelosa e nera su di lui, fino a che disse:

- Basta, ti prego… non ce la faccio più, vieni qui… -

Lo tirò verso di se, allargò ancora un po’ le cosce e tirandolo con la mano si infilò tutto il membro di mio padre dentro la fica. Non resistevo più, nei miei slip il mio cazzo reclamava un po’ di giustizia, così lo tirai fuori e iniziai a masturbarmi in piedi, spiando mio padre che chiavava mia madre nella più classica delle posizioni. La mia mano scorreva su e giù, cercavo di prolungare al massimo la durata della mia sega, non volevo sborrare subito… nel frattempo mia madre si era messa a 90 gradi e mio padre la scopava da dietro tenendola per i fianchi. Lei godeva, urlava e gemeva come una cagna a volte affondando la testa nel cuscino per soffocare le sue grida di piacere, io mi segavo guardandoli quando all’improvviso successe una cosa che mi gelò il sangue. Sentii contemporaneamente una mano sulla mia spalla ed un’altra che mi afferrava il cazzo. Mi girai di scatto cercando di coprirmi, era mia sorella. Mi fece cenno di star zitto portandosi il dito al naso. Mi fece girare verso la stanza dei miei, mi disse in un orecchio, a bassa voce:

- Guarda… continua a guardare… - …

Nel frattempo aveva sostituito la sua mano alla mia. Mi accarezzava il cazzo dolcemente, mi segava piano, non con la foga con cui lo facevo io. La sua mano era piccola e morbida, era un piacere diverso e strano farsi toccare da lei, da una mano che non era la mia… Mia sorella stava alle mie spalle, aderiva al mio corpo e potevo sentire i piccoli seni sulla mia spalla, con un braccio mi cingeva la vita e con l’altra mano mi segava. Era brava, iniziavo a pensare che forse non era la prima volta, anche se aveva solo 12 anni… Mia madre nel frattempo era già venuta un altro paio di volte, quando io non ce la feci più… stavo per venire, mia sorella aumentò il movimento e stringendomi la cappella mi fece sborrare. La mia sborra andò tutta nella sua mano, neanche una goccia cadde per terra. La guardai, aveva il solito sorrisetto da furba. Con la mano sporca della mia sborra, mi prese per un braccio e uscimmo di casa.

- Ti è piaciuto? – mi disse…
- Si… - risposi io…. – certo che si…ma come facevi a… ma che cosa… -

Cercavo di dire qualcosa per capire che era successo, lei mi bloccò.

- Quella sera del matrimonio ti ho visto che ti segavi guardandoli. Era la prima volta che sentivi mamma e papà scopare, eh? Beato te… io li ho beccati già un sacco di volte… sei proprio un addormentato, ma svegliati un po’!! -.

Mi sentii un po’ umiliato da quel discorso, ma in effetti, anche se aveva un anno meno di me, mia sorella era già più sveglia e matura di me. Usciva già con i ragazzi miei coetanei, con le sue amiche certamente parlava spesso di certi argomenti e il sesso per lei aveva meno lati oscuri che per me. Insomma, ne sapeva di più. Mi confessò come li aveva scoperti lei.

- La scorsa estate in campeggio mi sono svegliata dopo un sogno, nel cuore della notte,e ho sentito mamma e papà ansimare… mamma diceva che nel culo le faceva un po’ male, io non capivo cosa volesse dire, così mi sono avvicinata e ho visto papà dietro che glielo infilava dentro e lei che gemeva, aveva dolore, ma poi diceva si, si, ancora, spingi di più, godo…. Si vedeva che le piaceva cosa stava facendo, e poi ho capito tutto. Ho sentito uno strano formicolio alla farfalla, e poi sai com’è… ti informi, chiedi e capisci… E’ troppo bello, si gode tantissimo! Quando mi tocco la patatina spesso penso a loro e godo tantissimo! - .

Così seppi che anche lei si toccava, la porcellina… e mi sentii meno imbarazzato. Poi lei mi propose un gioco…

- Io oggi ti ho segato, ma ora tu sei in debito con me… perciò dovrai ricambiare quello che io ti ho fatto. Dovrai farmi godere come io ho fatto con te!-.

Ero terrorizzato ed eccitato allo stesso tempo, non sapevo che cavolo fare, e chi l’aveva mai toccata una donna? Avrei fatto la figura dell’imbranato, confermando quello che mia sorella già pensava di me. Così le chiesi:

- Ma io non sono molto pratico… dovrai guidarmi tu… -
- Quello non è un problema… vedrai che ti piacerà… sai, io qualcosa l’ho fatta… Mi sono fatta toccare ed ho toccato Piero, più di una volta…

Piero era un mio compagno di scuola e sapevo che c’era una tresca fra lui e mia sorella, ma non pensavo che già si masturbassero a vicenda… ero proprio un idiota!

- E’ stata una cosa molto bella, mi sento bagnare la fica e le mutandine, e ho dei brividi di piacere in tutto il corpo, e poi è bellissimo prenderlo in mano, sentirlo indurirsi e vederlo sborrare… mi piace un sacco! Perciò lo faremo, ok? –

Era un ordine, come al solito.
Passammo ancora qualche ora giù in cortile, sperando che i nostri genitori nel frattempo si fossero ricomposti, dopodichè tornammo su. Tutto era normale, mia madre preparava la cena, mio padre guardava la TV, non avevano nessun sospetto che noi potevamo averli visti e sentiti, e che mia sorella mi aveva masturbato mentre loro scopavano.
Mi sentivo euforico, mia sorella era mia complice, anche se aveva la tendenza al comando, ma mi lasciavo trasportare dalle emozioni.
Quella notte in camera non riuscivo a dormire. Ripensavo ai miei che scopavano ed a mia sorella che mi aveva segato, il mio cazzo si svegliò dal torpore indurendosi, e così, fregandomene della presenza di mia sorella in camera, iniziai a masturbarmi sotto le lenzuola. Dopo pochi minuti sentii mia sorella che si intrufolava nel mio letto. Subito mollai la presa del mio pisello, lei si sdraiò alle mie spalle, aderendo col suo corpo al mio. Infilò la sua manina nei miei slip, tirò fuori il cazzo e continuò l’opera che io avevo interrotto. Sentivo il suo respiro sul mio collo, un respiro affannoso, e dai movimenti che percepivo capii che si era portata una mano nelle mutandine e si stava toccando la fichetta. Avrei voluto farlo io, ma non ne avevo il coraggio, non sapevo esattamente cosa fare, e mentre ero lì che pensavo, l’orgasmo mi raggiunse forte ed improvviso. Schizzai tre, quattro fiotti di sborra calda sulle lenzuola e sulla mano di mia sorella, che anche dopo il mio orgasmo, continuava a segarmi piano. La sentii irrigidirsi, tendere le gambe, inarcarsi verso di me, respirare affannosamente e poi fermarsi, sempre ansimando. Capii che anche lei era venuta. Mi dette un bacio sulla testa e tornò nel suo letto. Mi addormentai felice, perché sapevo che altre cose mi aspettavano.
 
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Fuggito
view post Posted on 21/3/2014, 19:02




Cazzo
 
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