Racconti Erotici: la scuola e la vita, vita di una marchetta, Genere trans

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p3tru
view post Posted on 14/10/2009, 15:22




Inziazione……………………………………………………………………………………………Ora che sono più anziano, e che l’unica soddisfazione sessuale rimastami è fare pompini ai giovani, mi piace ricordare la mia adolescenza, la gioventù e gli anni più felici…..Figlio unico di una madre vedova, tutta dedita al lavoro e alla chiesa, sono cresciuto un po’ gracile , ma tanto carino, più fra gli incensi e le preghiere che in strada o in una palestra…. A 14 anni ho avvertito i primi segni di sessualità il pene, piccolino invero, ha preso ad intostarsi ma contemporaneamente ed inspiegabilmente ho cominciato ad assumere forme dolci e tondeggianti, senza peli, con un accenno di seno, con i capezzoli lunghi,un culetto alto e tondo, pieno e ben diviso dal solco centrale, mentre la bocca grande dalla nascita si presentava con due labbra ben disegnate e carnose,i capelli biondi e lunghi, veramente visto da dietro venivo spesso scambiato per una bella fanciulla ,ma mia madre, lungi dal preoccuparsi, era invece tutta lieta della bellezza del figlio che oltre ad essere bello e bravo non aveva cattivi pensieri e non correva dietro alle ragazzine…A scuola, in 3° media, finii nell’ultimo banco perchè ero abbastanza alto e soprattutto taciturno e riservato, non disturbavo, in poche parole…a fianco mi trovai un ripetente, grande,grosso e scafato, claudio, che parlava sempre di figa e cazzi e che ad ogni occasione tirava fuori il suo per far vedere a tutti quanto ce l’avesse grande ….cominciò con lo sfottermi, con farmi dispetti, si divertiva a farmi diventare rosso ad ogni piè sospinto facendomi deridere dalla compagne, mi raccontava di come lui si facesse spompinare dalla cugina più grande di lui, come infilasse il suo coso in tutti i buchi aperti, che i miei gli sarebbero piaciuti moltissimo…..se sapevo almeno di quali buchi parlasse…come baciasse con la lingua…mi chiedeva se mi fossi mai fatto una ragazzina……..o se mi fossi fatto dare in culo dal parroco o da qualcun altro..sai almeno cosa significa farsi dare in culo..…..se sapessi baciare, se avessi mai sbirciato mia madre o un'altra donna di casa al bagno,se mi tiravo le seghe…e ogni occasione era buona per toccarmi il culetto, magari fingendo di infilarci una matita..o di palparmi il petto…e mi guardava sempre la bocca e mi diceva che era meglio, molto meglio di quella della sua cugina….io non avevo ne la forza fisica ne il coraggio per ribellarmi, e neppure osavo parlarne a casa per il terrore che mi ispirava mia madre, ero veramente plagiato tanto da essere io a cercarlo ed ad offrirmi ai suoi turpi desideri ….. i primi mesi passarono, mentre era il mio difensore verso gli altri compagni., guai a farmi dispetti o mettermi in difficoltà,…al contrario.fra di noi il rapporto diventava sempre più stretto, di assoluta soggezione fisica e psicologica… aveva deciso che poteva accarezzarmi e palpeggiarmi dove e quando voleva, e lo faceva spesso, sempre sul culetto o sull’accenno di seno,....poteva stringermi e mimare i movimenti del coito..…. e nei momenti di confusione poi non perdeva occasione per farmi sentire il suo duro cazzo contro il mio culetto…e pretendeva che gli accarezassi il pacco e a volte che glielo baciassi. e inoltre mi diceva che prima o poi mi avrebbe finalmente svezzato, e che per questo lo avrei dovuto ringraziare, si concedeva il diritto, ne io cercavo di negarglielo, di raccontarmi tutto e farmi vedere appena possibile il suo cazzo….cominciò a spiegarmi a parole cosa era una sega e una mattina ai bagni mi fece la mia prima sega,ebbi l’orgasmo ma con emissione di solo liquido senza sperma,n poi pretese che gli restituissi il favore…per me fu una emozione, il suo cazzo divenne duro, poi scaricò nelle mie mani una serie di schizzi di sborra..voleva che la leccassi come la cuginetta, ma io scappai a lavarmi…ma ero turbato, tutto il corpo fremeva di pulsioni incontrollate e mai prima avvertite….avvertivo prepotente il bisogno di toccarglielo nuovamente, di sentirne il calore..lui capì, mi giudicò pronto per cominciare il mio addestramento al sesso e mi invitò a casa sua per studiare. Era già marzo, da noi era caldo, ricordo che avevo pantaloncini corti,imposti da mia madre che non voleva arrendersi al fatto che crescevo..a me creavano imbarazzo e mi mettevano in difficoltà…. ma che invece risultavano adatti a valorizzare il mio perfetto culetto nonché due gambe lunghe e diritte ,ed una maglietta forse troppo stretta che evidenziava il mio torace troppo femminile per un adolescente…arrivato a casa mi accolse abbracciandomi, baciandomi affettuosamente e dandomi la solita palpata sul sedere, questa volta più insistita del solito..poi mi disse che aspettava la famosa cuginetta per divertirci assieme,..io ero rosso ed intimidito, avevo paura di far cattiva figura.volevo scappare, sparire...lui mi strinse a se bloccandomi e mi incoraggiò a modo suo, cioè facendomi sentire il cazzo duro contro il culo…la cuginetta, tre anni più di noi arrivò davvero,mi parve bruttina anziché no, stronzetta e piena di sé, però con tette grosse e un culo di tutto riguardo, …mi guardò appena, ma le bastò per definirmi una femminuccia veramente interessante, poi si scoprì la figa grande e dalle labbra sporgenti… già pelosa e ordinò al mio amico claudio di leccargliela..lui aveva il cazzo fuori e durissimo..lei mi disse di tirar fuori anche il mio…ma lo trovò piccolo e me lo disse,comunque lo palpò e disse che comunque non era neanche tanto duro……. poi tolse la figa dalla bocca del mio amico e prese ad accarezzargli il cazzo, un attimo e se lo infilò tutto in bocca lo leccò lo succhiò e si riempì la bocca di sborra che bevve fino all’ultima goccia…in attesa che claudio si riprendesse si interessò a me e ridendo mi baciò forzandomi con la sua lingua dura e autoritaria l’ingresso fra le mie labbra costringendomi a scambiarci saliva e sborra, si voltò a Claudio per dirgli che avevo una bocca bellissima, che sembrava avessi gradito molto lo scambio di sborra , ma che non sapevo assolutamente baciare…”cosa aspetti ad insegnarli qualcosa..stupidone..non capisci niente..aspetta solo di essere iniziato…avresti una amante perfetta… .”.non vi dico la mia vergogna quando mi alzò la maglietta e confrontò i miei seni con i suoi per confermare il suo giudizio…”è veramente una bella bambina, il suo cazzetto è poco più grande del mio clito e il suo culetto glielo invidio veramente, però bisogna saperlo usare io so usare il mio…vieni Claudio”, si appoggiò al tavolo si rialzò la gonna e mostrò il culo già un po’ rovinato dalla cellulite…”vieni Claudio, vieni e inculami”….lui non esitò ..con un colpo da maestro la sfondò e prese a pomparla con frenesia..lei avrebbe voluto che io le leccassi la figa , si dovette accontentare della mia mano che lei stessa manovrò con sicurezza restituendomela fradicia…intanto Claudio le aveva sborrato nel culo..e lei andò in bagno a lavarsi, ci invitò a seguirla, noi la seguimmo e la guardavamo,e lei se la spalancò tutta..e si pulì il culetto, poi ci saluto con un bacio a piena lingua. A me in più mi palpò con decisione il culetto, esortandomi ad imparare a fare sesso…”.da troietta quale sei., bel frocietto”…uscita dalla stanza la cugina, Claudio mi domandò se mi ero divertito, poi mi sfidò a lotta libera..cercai di schermirmi, ma lui era tanto più forte di me..in pochi movimenti finii a pancia sotto sul letto. Lui mi era sopra, mi immobilizzava con il con il suo peso e la sua forza…di colpo sentii il suo cazzo duro contro i miei pantaloncini, si sistemò nel solco di pesca e prese a pomparmi nuovamente frenetico..mentre le sue mani infilate sotto la maglietta mi strizzavano i capezzoli e la sua lingua mi leccava l’orecchio…”ha ragione mia cugina, sei meglio di lei…vorrei che tu diventassi la mia troia…”…., una mano scese, mi abbassò i pantaloni…e il suo cazzo caldo e duro si posizionò sicuro fra le mie sode ma tanto tenere chiappette, la porta si riaprì, la cugina rientrò e si complimentò con Claudio, “finalmente ti sei deciso, non ti eri accorto che moriva dalla voglia di essere inculato…per fortuna che sono intervenuta io…” poi prese una pomata dalla sua borsetta, fece rialzare leggermente Claudio, mi unse ben bene dentro e fuori il buchetto, poi mi si posizionò davanti strusciandomi la figa sulla bocca..intanto incitava Claudio, che fatti un paio di tentativi , prese a penetrarmi il culo, tentai di ribellarmi ma la sua presa era ferrea ed invincibile, urlare era impossibile perchè la figa mi impediva quasi di respirare, fui deflorato e pompato per lungo tempo, poi Claudio mi sborrò dentro e tolse il cazzo ..senza lasciare il mio braccio girato e bloccato dietro la schiena, venne davanti al posto della cugina e mi costrinse a prendere in bocca il suo cazzo…..”.fai come mia cugina se non vuoi che ti rompa il braccio…succhia e lecca…forza”,….. lei intanto dopo avermi baciato il povero culetto slabbrato mi ridette la pomata lenendo in parte il dolore……………” Bravo, hai imparato quasi tutto, la prossima volta mentre Claudio ti incula io mi farò chiavare, mi farò leccare la figa e ti insegnerò a baciare…così sarai veramente completo, però lascia che ti dica sei più femmina tu di tante troie che si credono chissachè, fortunato Claudio che ti potrà fare ogni volta che ne avrà voglia.”.……poi finalmente se ne andò, io piansi e mi disperai, ma il mio amico e stupratore mi consolò e si fece promette che non avrei parlato con nessuno, anche perché sarei diventato lo zimbello di tutti e mia madre mi avrebbe messo in collegio…io mi lasciai convincere e lui ne approfittò baciandomi in bocca con tutta la lingua, poi per farsi perdonare, mi accompagnò a casa con il motorino….nel buio della mia cameretta, ripensai a tutti gli avvenimenti del pomeriggio, mentre in sottofondo avvertivo ancora il dolore del buchetto forzato, ma ripensando all’accaduto, pur ripromettendomi e giurando a me stesso che mai più avrei acconsentito alle sporche voglie di Claudio e della cugina, il cazzo si era messo in tiro sì che dovetti tirarmi una sega che mi sconvolse di piacere…molto ipocritamente mi addormentai giurando a me stesso che avrei evitato per il futuro le cattive compagnie. La mattina ottenni da mia madre il permesso di non andare a scuola adducendo a pretesto forti dolori alla pancia e rimasi a letto, ma appena lei uscì io quasi involontariamente tornai col pensiero al pomeriggio precedente, e per quanto mi sforzassi di giudicare ciò era successo come immondo e deprecabile, schifoso e peccaminoso, il cazzo riprese a tirare…così forte che cedetti nuovamente e fantasticando sul cazzo di claudio che mi sfondava, mi segai fino ad urlare di piacere…nuovo pentimento, buoni propositi,giuramenti a me stesso……..mi riaddormentai..Fui risvegliato da una suonata di campanello, mi alzai come ero, pigiamino,i capelli biondi in disordine andai ad aprire: Claudio entrò di slancio, mi chiese conferma che fossi solo,mi abbracciò di forza , mi baciò lingua in bocca facendomi sentire il cazzo duro contro il mio che nuovamente si rizzò….”.tesoro, non ti ho visto a scuola, allora ho fatto sega e sono venuto da te, ho aspettato un po’ dopo che tua madre era uscita per essere sicuro di trovarti da solo ed eccomi qui…tutta la notte ti ho pensato, mi sono segato, ti avrei voluto fra le mie braccia, ma anche tu a giudicare dal tuo cazzetto che sento duro ed eccitato mi hai pensato con piacere…vero”….e intanto mi baciava, mi palpava , mi svestiva…io mi sciolsi, dimenticai tutti i buoni pensieri e propositi e pur continuando ad affermare che non e volevo più sapere di fare certe cose mi lasciai guidare la testa all’ inguine dietro invito esplicito e pressante imboccai il cazzo di claudio, lo leccai, lo succhiai, poi claudio mi afferrò la testa e prese deciso a scoparmi in bocca…”.adesso ti sborrerò in bocca, bevi tutto..fammi felice troietta mia..poi ti darò altro”…io ero deciso ,volevo rifiutare..invece mi lasciai sborrare in bocca..e anche se allora dissi che mi … aveva fatto star male, nella realtà mi era piaciuto molto, moltissimo…”brava troietta mia…mi hai fatto un delizioso pompino..lo faremo spesso, diventerai bravissimo..vedraii….adesso però fammi vedere come sta il tuo culetto”…tentai di ribellarmi, in vero mi faceva ancora male, ma claudio mi convinse dicendomi che proprio per quello voleva vederlo, per dargli eventualmente ancora la pomata che mi aveva già messo la cuginetta…mi lasciai convincere, forse volevo proprio essere convinto, mi fece mettere pancia sotto sul letto, mi mise sotto l inguine due cuscini, poi mi fece allargare le coscie: il mio culetto era alto, totalmente aperto il buchetto senza difesa…lui prima me lo baciò stringendomi forte le chiappette, poi mi mise tanta pomata intorno e dentro, prima un dito, poi due, poi tre..io non dicevo niente, anzi..mi spingevo contro le dita che mi penetravano…”.ho capito tesoruccio mio, vuoi che ti inculi perché godi come una cagnetta”…io emisi un flebile suono.”.come vuoi tu.”.”..no, non così, me lo devi chiedere esplicitamente…dai chiedimi di incularti…”…” si..siii..dai..inculami..prendimi.”..lui non perse tempo, salì sul letto, mi abbracciò strettamente per le anche, mi ficcò la lingua in bocca e con colpi decisi e forti mi fece entrate il suo grosso cazzo dentro il culetto…per un po’ di tempo i miei gemiti di piacere si fusero con il suo roco ansimare, mentre mi inculava con forza e con vera frenesia….poi urlando di piacere mi allagò il retto con la sua sborra …”tesoro, ora sei veramente pronto, sei molto molto meglio di tante troiette, giovedì prossimo andremo a casa di Stefania, mia cugina, che ci aspetta vedrai, ci divertiremo, per ora scoperemo tutte le volte che saremo soli, invece ai bagni della scuola mi spompinerai ogni volto che te lo chiederò”….io ormai ero senza difesa, lo abbracciavo e lo baciavo con tutta la lingua, lo pregavo di stringermi le tette e i capezzoli…”sono la tua troietta..vorrei leccarti tutto” …”certo tesoro, però vorrei vederti truccata da donna..giovedì da stefania, ci penserà lei, vedrai come sarai bella e sexi”….poichè l’ora era tarda e mia madre stava per tornare, claudio mi salutò con un gran bacio di lingua e una palpata al culo da vero dominatore. La mattina dopo tornai a scuola, nel banco mi sedetti vicino vicino,fino a tenere in contatto i nostri corpi, claudio mi mise una mano sotto il culetto e io presi a toccarlo sul pacco, ci eccitammo talmente che al prima possibilità uscimmo e , chiusi in un bagno, gli feci un pompino ormai senza ritegno, leccandolo e bevendo tutta la sborra, poi io senza aspettare una sua richiesta e con grande faccia tosta, gli chiesi se nel pomeriggio potevo andare a studiare da lui,…”.certo tesoro, così faremo l’amore nudi nel mio letto e ti scoperò il più a lungo possibile, dolce troietta del claudio tuo.”.così il nostro rapporto continuò fino al giovedì in cui andammo a casa di stefania che aveva il pomeriggio libero essendo il negozio in cui lavorava chiuso. Ci accolse coperta da una vestaglietta e molto molto eccitata, pregò claudio di aspettare, mi prese per mano, mi baciò con tutta la lingua, si complimentò con claudio, per avermi allenato bene almeno di bocca e mi portò nel suo bagno dove mi spogliò mi mise in tiro il cazzetto..”ma è proprio piccolo troietta mia, meglio così però, capirai presto perchè”…poi prese a truccarmi, mi pettinò da femmina, mi mise il rimmel e l’ombretto, mi passò il rossetto sulle labbra e me ne ridisegnò il profilo con la matita, mi mise il lucida labbra anche sui capezzolini, mi depilò dei pochi peluzzi che avevo al pube e nelle gambe mi fece mettere una sua maglietta stretta e molto scollata, un perizoma nero trasparente calze autoreggenti a rete stretta, nere, mini gonna di pelle nera, scarpe di vernice con tacco abbastanza alto, mi fece vedere allo specchio e vidi una fighetta veramente arrapante…ne fui felicissimo, Stefania chiamò claudio che sembrò impazzire…voleva sbattermi subito, ma Stefania lo prese da parte, parlarono a lungo poi claudio, pur contrariato ci disse che doveva andarsene, mi salutò senza baciarmi per non rovinarmi il trucco ma mi palpò il culetto quasi con cattiveria e se ne andò. Stefania mi fece sedere e mi disse che aveva mandato via claudio perché aspettava una visita importantissima per lei e per me. Mi pregò di non fare domande ma di essere gentilissimo con il signore che sarebbe arrivato, mi disse che si trattava del suo datore di lavoro,oltre che amante, nel senso che la scopava e l’inculava quando non aveva niente di meglio da fare, e che, dopo la sua descrizione, mi voleva assolutamente .conoscere….”sai sarà molto generoso sia con me che con te. troietta mia…attenzione…non fare la stupida dagli tutto..non mi fare brutta figura..” Il signore atteso arrivò, un bell’uomo, non più giovanissimo, mi guardò esclamò che ero molto meglio di quanto … avesse pensato…..Stefania intervenne, prima con me….”tesoro..non fare la difficile, è un bell’uomo ..bacialo..dai…fallo andar via contento..capito?..”io non dissi nulla, ma acconsentii con un gesto della testa, lui si avvicinò, mi strinse a se, aveva il cazzo che sembrava un palo, ..io lo abbracciai e mi lasciai baciare con tutta la lingua mentre le sue mani mi palpavano sul culetto, lui si staccò un momento, mise una busta in mano a Stefania e la pregò di uscire, poi mi prese, mi fece svestire, fece emergere le mie tettine, le baciò poi mi scopri il culetto, io intanto gli avevo tirato fuori il cazzo, lo baciai lo sukkiai, ma lui mi fece girare, appoggiare al letto,mi puntò la cappella dura contro il mio buchetto già ben aperto e mi inculò con forza mentre mi giurava che mi avrebbe tenuto sempre per sé, che da ora in poi sarei sempre andato. al suo negozio…. che mi avrebbe fatto vivere da ricca puttanella,.. tutto ciò mentre mi pompava con forza e voglia…abbiamo fatto sesso per due ore, poi mi ha lasciato dopo aver dato tutte le istruzioni a quella ruffiana di Stefania che prima di riaccompagnarmi a casa con la sua macchinetta mi rivestì da ometto e per premiarmi si fece trombare in figa dal mio piccolo cazzetto. Non mantenne le promesse…. da quel giorno diventai una marchetta molto richiesta da un certo giro di uomini, i miei incontri mercenari avvenivano o a casa di Stefania o al retrobottega del negozio, con grande soddisfazione economica sia per Stefania che per lui…. ma io continuai ad essere l’amico del cuore per claudio e seppi perdonare anche quella ruffiana di Stefania, che continuò a farmi da …”agente” finchè rimasi in paese…ma la cosa si seppe, a scuola tutti erano diventati scostanti in pubblico ed attaccaticci in privato.. certi signori che di giorno si rifiutavano anche di ammettere di conoscermi, la sera facevano la fila per godere delle mie grazie……..mia madre s’ammalò per il dolore e per la vergogna…… mi lasciò andare via dal paese, solo , a casa di una lontana cugina che da giovane aveva lasciato il paese per certe faccende poco chiare con i fratelli e i cugini, io ne approfittai per andare nella grande città.dove scoprii che i ragazzetti con le mie attitudini erano ricercatissimi e ben remunerati, per cinque lunghi anni feci la marchetta, mia cugina era un ottima “agente”,..prendeva la sua tangente oltre all’affitto di casa…non solo come passivo…… il cazzo mi era cresciuto e mi capitava sempre più di frequente di essere anche attivo…poi la svolta, arrivò in città Stefania, la cugina di claudio e decidemmo di unire le nostre vite…ci sposammo veramente e ci dedicammo agli incontri multipli, rinnovando il successo, eravamo molto ricercati e ben pagati, fra di noi i ruoli si erano stabilizzati..era la mia donna e lei ne era soddisfatta , avemmo anche un figlio…lasciammo la vita ed aprimmo un negozietto di merceria…andammo bene..eravamo rientrati nella normalità, solo qualche sera ci lasciavamo andare ai ricordi e non ci facevano più impressione…eravamo guariti, avevamo voltato pagina, come si suol dire…………
 
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