SCHEDA TECNICA - PARACADUTISTI FOLGORE - ESERCITO ITALIANO

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zampi-mike
view post Posted on 9/11/2009, 18:24




Paracadutisti Folgore


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Basco
Il basco usato è quello amaranto, utilizzato in tre versioni:
L’originale dato in dotazione, comunemente detto “pizza” per via delle dimensioni:
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Dopo fatto il giuramento poteva essere utilizzato il francese, dalla forma più piccola, comprato privatamente:
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Dopo aver fatto il campo rinuncia si poteva utilizzare lo spagnolo, più piccolo del francese, comprato privatamente:
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I fregi da basco
All’interno del fregio si trova una pulce con il numero del battaglione, sostituito dal 1992 con quello del reggimento, a cui si appartiene:
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Dal 1997 il 9°Regimento Col Moschin ne ha uno specifico:
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Il 1°reggimento Carabinieri paracadutisti usa questo:
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Crediti: www.folgore.it

CAPPELLI DA FATICA :

- LA STUPIDA
Modello usato negli anni 80, due versioni (verde e Libano):
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Modello usato negli anni 90:
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Modello policromo, usato dal 1992 fino all'adozione della vegetata:
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- LA PORTOGHESE
Negli anni 90 dopo aver eseguito la fase addestrativa assalto di plotone si acquisiva il diritto di utilizzare la “portoghese”, cappello comprato privatamente, con lo stemma in stoffa, veniva lavato, inamidato e stirato accuratamente per renderlo il più quadrato perfetto quando lo si utilizzava. Veniva usato sia in caserma, come segno distintivo dell’anzianità di servizio e portato con la visiera fino quasi alla punta del naso, che in pattuglia.
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- IL GALLETTO
Un altro cappello acquistato privatamente era il cappello di lana a tre punte chiamato “galletto”. Utilizzato quando faceva freddo. Usato anche dal 9°.
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Crediti foto: [URL]http://corpidelite.info[/URL]

Si utilizzavano anche il [U]mefisto[/U] (passamontagna a tre fori) acquistato privatamente, il [U]passamontagna[/U] e il [U]cappello in lana tondo[/U] con visiera che veniva dato in dotazione ad ognuno, chi voleva poteva acquistare e utilizzare il [U]jungle hat[/U] woodland.
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GUANTI
Venivano utilizzati quelli dati in dotazione, gli ufficiali e suttufficiali utilizzavano anche quelli in pelle
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ELMETTO DA LANCIO

[U]Modello 1942[/U] e successive modifiche
Veniva ricoperto dai paracadutisti con tela ricavata dalla “verdona” (divisa da fatica) tenuta da una un pezzo di camera d’aria. Qualcuno ci metteva anche della rete.
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[U]Modello in kevlar[/U]
Alla fine del 1991 inizio 1992 venne dato in sperimentazione/dotazione il nuovo elmetto in Kevlar, purtroppo venne accantonato per i lanci perché era troppo largo sul paraorecchie, saltando dall’aereo faceva alzare la testa e sul collo del paracadutista rimanevano i segni delle bretelle del paracadute. Dopo alcune modifiche venne adottato definitivamente.
Dal [URL]http://www.esercito.difesa.it/root/uniformi/sto_equip_kev.asp:[/URL] "[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Il guscio è liscio e tinto in verde oliva scuro. Terminata la sperimentazione il nuovo elmetto è distribuito ai reparti impiegati nel '92 in Somalia. Questo periodo di "sperimentazione operativa" porta al modello definito "Set 1 e 2" che sostituisce quelli distribuiti in precedenza. [/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]L'elmetto è prodotto in due versioni, una standard ed una da lancio che si differenzia dal primo per un disegno meno marcato della falda copriorecchio."[/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]image image image[/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Crediti: www.esercito.difesa.it[/FONT][/QUOTE]

Sciarpa a rete verde
Corretto modo di indossarla

[*]Si prende la sciarpa e la si fa passare dietro il collo, con un lato leggermente più lungo
[*]Bisogna fare un nodo semplice
[*]La parte che esce sopra va sistemata per coprire il nodo

Foto 1: image Foto 2: image
foto 3: image

Impermeabile:

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Impermeabile Goretex:
Gli ufficiali e sottoufficiali utilizzavano l'impermeabile Goretex Woodland USA acquistato privatamente. A metà degli anni 90 venne dato come dotazione.



Divise da combattimento
Combinazione da combattimento mod. Roma chiamata "Libano"
Divisa usata per gli addestramenti, le pattuglie e i lanci. Era molto apprezzata, un prodotto ben fatto e molto resistente.
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Crediti: miles.forumcommunity.net/?t=27165205
Il 9°Rgt (allora era il 9°Battaglione) per distinguersi era solito mettere questa giacca e i pantaloni della monocroma "verdona".
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Combinazione da combattimento monocroma chiamata "Verdona"

Negli anni 90 dopo aver eseguito la fase addestrativa del campo di rinuncia si acquisiva il diritto di poter togliere le tasche grosse dalla giacca e poterle mettere sui pantaloni. Si poteva anche stringere, accorciare e modificare la giacca.
Giacca senza tasche:
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Giacca stretta posteriormente su entrambi i lati (per comodità ho indicato solo un lato) ed accorciata:
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Si toglievano i bottoni, si metteva la cerniera e il velcro:
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La stessa cosa veniva fatta ai pantaloni, si eliminavano i bottoni (rimanevano solo a vista, perchè erano esterni) e si metteva il velcro.
Foto 1:
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Foto 2 (manca il bottone che ho perso e non ho più rimesso):
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[B]Combinazione da combattimento mod. Roma 90 chiamata "Roma"[/B]
Utilizzata dai paracadutisti durante le guardie, le cerimonie, gli addestramenti presso altri reparti o all'estero e naturalmente nelle missioni. Negli anni 90 questa era la divisa che differenziava la Brigata dal resto dell'esercito.
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Il 9°Rgt per distinguersi era solito mettere questa giacca e i pantaloni della monocroma "verdona".
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Crediti foto: corpidelite.info

[B]Combinazione da combattimento policroma (woodland e desert92)
[/B]Entrate in servizio nel 1992 ed utilizzate fino all'addozione delle vegetate/vegetate desert.[B]
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Maglione
[/B]In dotazione negli anni 90
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Crediti foto: http://www.militaria.it

Negli anni 90 era acquistato privatamente ed utilizzato per lo più per compiti d'ufficio, credo che successivamente sia stato dato in dotazione:
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Crediti foto: www.esercito.difesa.it
[B]
Anfibi
[/B][U]Modello fanteria[/U] in dotazione a tutto l'esercito, fino agli anni 90, poi sostituiti da un modello simile, senza imbottiture e con suola differente, al modello paracadutista:
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[U]Modello paracadutista[/U]:
I lacci venivano sostituiti con delle funicelle da paracadute, lasciate volutamente lunghe, poteva risultare utile in pattuglia. Negli anni 90 presso il 2° Battaglione Tarquinia si usava fare il numero della compagnia sui primi occhielli (nel caso della foto il X della 10° Compagnia Paracadutisti Draghi). C'erano vari sistemi per mettere i lacci, personalmente utilizzavo il metodo in foto: orizzontale o detto "binario" fino dopo il collo del piede, un allacciatura lenta da eseguire, ma con una buona tenuta del piede, poi in verticale all'esterno ed ad x all'interno, per riuscire a stringerli velocemente, semplicemente tirando.
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Il modello paracadutista si distingueva da quello simile del resto dell'esercito per la suola, nella foto è quello sotto:
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[U]Anfibi Matterhorn[/U]
Acquistati privatamente, utilizzati da ufficiali, da sottoufficiali, da alcuni paracadutisti di leva e dagli operatori del 9°.[/QUOTE]


si ringrazia il web e l utente di softairmania DragoNero per il materiale.
 
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